Tavolo Tematico - Apprendimento personalizzato tramite l'Intelligenza Artificiale

Apprendimento personalizzato tramite l'Intelligenza Artificiale
LEARNING FORUM 2025: Dalla sessione a porte chiuse su | Learning & Artificial Intelligence | esploriamo percorsi formativi personalizzati che rispondono in tempo reale alle esigenze dei dipendenti migliorando efficacia, engagement e impatto organizzativo.

Dal LEARNING FORUM 2025, proponiamo l'approfondimento del Tavolo Tematico
| Learning & Artificial Intelligence | "APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO TRAMITE L'IA".

APPROFONDIMENTO

L’intelligenza artificiale nella formazione: oltre la tecnologia, un cambio di paradigma

Dal Learning Forum 2025, le prospettive emergenti sul ruolo strategico dell’AI nell’apprendimento continuo

All’interno della cornice del Learning Forum 2025, ospitato presso la sede di Assolombarda a Milano, il confronto sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella formazione ha superato la semplice dimensione tecnologica. Il tavolo tematico guidato da Gility, learning technology company nata da CDP VC e Banca Bper per portare una nuova cultura della formazione nelle aziende italiane,  ha offerto uno spaccato significativo su come l’AI stia ridefinendo i confini dell’apprendimento aziendale: non più momento isolato, ma processo continuo. Non più strumento, ma vero e proprio paradigma trasformativo.

Il confronto ha visto la partecipazione di rappresentanti di aziende e istituzioni di primo piano: Maria Assunta Ippoliti (Albe Holding), Massimo Genova (Alveria), Luca Battagliero, Michelangelo Ferraro (iSapiens), Sara Pizzocri (Cleafy), Matteo Baldini (Digital Technologies), Fabio Fabiano (Assicurazioni Generali) e Martina Mauri (Osservatorio HR Innovation Practice – Politecnico di Milano). Esperienze diverse, ma accomunate da una visione chiara: l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui le persone apprendono, crescono e agiscono nel contesto professionale.


Formazione e lavoro: verso un modello integrato

Il concetto di learning in the flow of work – apprendimento nel flusso del lavoro – si impone come nuovo standard. La formazione non è più relegata a momenti separati, ma si inserisce naturalmente nelle attività quotidiane, offrendo supporto nel momento stesso del bisogno.

Chatbot, assistenti digitali e sistemi predittivi sono già operativi in molte realtà: suggeriscono percorsi personalizzati, rispondono a quesiti su policy aziendali, mappano i gap di competenze e propongono soluzioni formative in tempo reale.


GenAI e apprendimento: il tempo si comprime, il ruolo evolve

La vera rivoluzione introdotta dalla Generative AI non risiede nella potenza di calcolo, ma nella possibilità di un dialogo continuo tra persona e macchina. Un’interazione che accelera i tempi di apprendimento e permette adattamenti immediati dei percorsi formativi, colmando le lacune nel momento in cui si manifestano.

Questo cambia radicalmente anche i ruoli: da chi si occupa di produrre i contenuti a consulenti e decisori, le persone sono chiamate a interpretare dati, formulare ipotesi e prendere decisioni supportate dall’intelligenza artificiale.

Oltre la tecnologia: la sfida è culturale e responsabilizzante

Uno dei temi più sentiti durante il confronto è stato il gap di consapevolezza: non tutte le persone sono pronte, e molte organizzazioni non affrontano il cambiamento con la necessaria chiarezza strategica.

La transizione richiede una responsabilità condivisa: tra azienda e individuo, tra leader e collaboratori. Serve una comunicazione efficace, strumenti di supporto alla riqualificazione e politiche inclusive che evitino il rischio – molto concreto – di lasciare indietro chi non ha ancora acquisito familiarità con l’AI.


Aziende, PMI e nuove generazioni: come coniugare crescita e inclusione

Nelle piccole e medie imprese, la trasformazione digitale si intreccia con esigenze concrete: trasferimento del know-how, produttività, attrazione e fidelizzazione delle nuove generazioni. I giovani chiedono equilibrio, ma anche possibilità di crescita e di apprendere dai senior: questo dato emerge con forza dalla ricerca: “La formazione nel mosaico generazionale” presentata da Gility all'HR Forum 2024 e commentata da esperti del mondo formazione aziendale. La gestione e formazione di una forza lavoro multigenerazionale è ormai imprescindibile. 

L’intelligenza artificiale può offrire risposte immediate: dalle micro-learning integrato nei processi, alle guide intelligenti e ai supporti visivi. Ma per rendere tutto questo davvero accessibile, serve investire in alfabetizzazione digitale diffusa, fin dalla scuola, lungo l’intero arco della vita lavorativa.


Non servono budget infiniti. Serve visione.Il messaggio finale emerso dalla tavola rotonda è netto: non è la tecnologia a fare la differenza, ma la visione con cui viene adottata. Anche con risorse contenute, le imprese che sapranno investire in modo strategico nella formazione potenziata dall’AI saranno le prime a trarne valore in termini di produttività, competitività e sviluppo delle persone.

 

Moderatore: Federico Lattanzi, Learning Consultant in Gility.

Sono intervenuti:

Matteo Baldini, Chief Human Resources & Business Controlling Officer in Digital Technologies;

Luca Battagliero, Strategic Executive Leader - People & Transformation Director;

Fabio Fabiano, Head of Group HR Digital Processes di Assicurazioni Generali;

Michelangelo Ferraro, CEO, Presidente di iSapiens;

Massimo Genova, CEO di Alveria;

Maria Assunta Ippoliti, Responsabile del Personale e dello Sviluppo Organizzativo per Albe Holding;

Martina Mauri, Direttrice dell'Osservatorio HR Innovation Practice presso il Politecnico di Milano;

Sara Pizzocri, Head of HR di Cleafy.

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Gility ripropone questo studio sul sito web gility.it alla pagina:
"L’AI nella formazione: un cambio di paradigma",
con rimandi ad una possibile ulteriore conversazione con l'utente, applicazioni professionali concrete attuabili, nonché eventi e progetti aziendali futuri.